tagliata la Provincia di Asti e 76 Comuni
Argomento: Varie Data: 14/8/2011
Un autentico terremoto amministrativo quello che ha provocato nell’astigiano e in Piemonte la MANOVRA FINANZIARIA BIS emanata il 12 agosto 2011 dal Governo, chiamata anche Finanziaria di Ferragosto.
Ben 4 Province del Piemonte, sulle 8 esistenti, saranno soppresse (art. 15), mentre saranno dal punto di vista politico e amministrativo accorpati ben 425 Comuni piemontesi sugli attuali 1206.
Le Province soppresse sono ASTI, Biella, Vercelli e Verbania, poiché hanno meno di 300.000 abitanti. La decorrenza della soppressione è la data di scadenza del mandato amministrativo provinciale in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo; per la Provincia di Asti è il 2013. Vengono anche soppressi gli Uffici territoriali del governo (Ente Provincia, Prefettura ecc. ecc.) aventi sede nelle province soppresse, con modalità decise con un futuro decreto del Ministro dell’Interno. I singoli Comuni astigiani potranno scegliere a quale Provincia essere accorpati, nel rispetto del principio della continuità territoriale, entro la scadenza del mandato amministrativo provinciale in corso; in assenza di tale scelta provvederà la Regione Piemonte a aggregare i Comuni a Province contigue.
La Finanziaria di Ferragosto tocca anche dal punto di vista politico ben 76 Comuni della attuale Provincia di Asti, su un totale di 118 (art. 16). Infatti col fine di ottimizzare il contenimento delle spese degli enti territoriali e il migliore svolgimento delle funzioni amministrative, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del decreto, nei Comuni con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti il Sindaco è il solo organo di governo e sono soppressi sia la Giunta che il Consiglio comunale. Tutte le funzioni amministrative e dei servizi pubblici di spettanza comunale saranno esercitate obbligatoriamente in forma associata con altri Comuni confinanti con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti mediante la costituzione di un’UNIONE MUNICIPALE, nell’ambito del territorio di una stessa provincia. I residenti nel territorio della nuova entità amministrativa, cioè dell’Unione Municipale devono essere almeno 5.000 abitanti, salvo diverso limite demografico individuato dalla Regione Piemonte. Gli organi dell’Unione Municipale saranno l’Assemblea Municipale, il Presidente dell’Unione Municipale e la Giunta Municipale. L’Assemblea Municipale sarà costituita dai Sindaci dei Comuni accorpati ed avrà le competenze di un Consiglio comunale. L’Assemblea Municipale eleggerà, nel suo seno, il Presidente dell’Unione Municipale, che avrà le competenze del Sindaco. Il Presidente dell’Unione Municipale nominerà, fra i componenti l’assemblea municipale, la Giunta Municipale che avrà le competenze di una Giunta Comunale; sarà composta da un numero di Assessori non superiore a quello previsto per i Comuni con popolazione uguale a quella complessiva dell’Unione Municipale.
A fronte del Decreto le attuali Comunità Collinari astigiane dovranno per forza essere ridisegnate, per effetto dei vari accorpamenti obbligatori possibili solo tra Comuni di popolazione inferiore ai 1.000 abitanti; unica deroga il fatto di non avere confine con tale tipologia di Comune, cosa improbabile nell’astigiano visto l’altissimo numero di piccoli Comuni, senza contare quelli contigui delle Province confinanti. - Nella Comunità Collinare Monferrato Valleversa, composta da Calliano, Castell’Alfero, Portacomaro e Tonco, solo quest’ultimo ha meno di 1.000 abitanti, ma confina con i Comuni astigiani (almeno per ora) Frinco, Corsione e Villa San Secondo che hanno meno di 1.000 abitanti, senza contare anche gli altri Comuni confinanti alessandrini Villadeati e Alfiano Natta, sempre sotto i mille abitanti. Da segnalare che Tonco andrà alle elezioni amministrative già nella primavera 2012 (con gli altri Comuni "astigiani" Capriglio, Cerreto d’Asti, Vesime). - Nella Comunità Collinare Val Rilate l’unico Comune che supera i 1.000 abitanti è Montechiaro d’Asti, mentre gli altri 12 Comuni sono sotto tale limite Camerano Casasco, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Corsione, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato, Frinco, Piea, Settime, Soglio, Villa San Secondo. Accorpandosi tra loro questi 12 piccoli Comuni superano di poco il limite dei 5.000 abitanti. - Nella Comunità Collinare Unione Versa Astigiano superano i 1.000 residenti Cocconato e Montiglio Monferrato, mentre sono inferiori al limite Cunico, Piovà Massaia, Robella, Tonengo e Viale.
Comuni astigiani sotto i 1.000 abitanti che sono destinati ad accorparsi amministrativamente: 01 Albugnano 02 Aramengo 03 Azzano d'Asti 04 Belveglio 05 Berzano di San Pietro 06 Bruno 07 Bubbio 08 Camerano Casasco 09 Capriglio 10 Casorzo 11 Cassinasco 12 Castel Boglione 13 Castel Rocchero 14 Castellero 15 Castelletto Molina 16 Castelnuovo Belbo 17 Castelnuovo Calcea 18 Cellarengo 19 Celle Enomondo 20 Cerreto d'Asti 21 Cerro Tanaro 22 Cessole 23 Chiusano d'Asti 24 Cinaglio 25 Coazzolo 26 Corsione 27 Cortandone 28 Cortanze 29 Cortazzone 30 Cortiglione 31 Cossombrato 32 Cunico 33 Fontanile 34 Frinco 35 Grana 36 Grazzano Badoglio 37 Loazzolo 38 Maranzana 39 Maretto 40 Moasca 41 Mombaldone 42 Moncucco Torinese 43 Mongardino 44 Montabone 45 Montafia 46 Montaldo Scarampi 47 Moransengo 48 Olmo Gentile 49 Passerano Marmorito 50 Penango 51 Piea 52 Pino d'Asti 53 Piovà Massaia 54 Quaranti 55 Revigliasco d'Asti 56 Roatto 57 Robella 58 Rocca d'Arazzo 59 Roccaverano 60 Rocchetta Palafea 61 San Giorgio Scarampi 62 San Martino Alfieri 63 Scurzolengo 64 Serole 65 Sessame 66 Settime 67 Soglio 68 Tonco 69 Tonengo 70 Vaglio Serra 71 Vesime 72 Viale 73 Viarigi 74 Vigliano d'Asti 75 Villa San Secondo 76 Vinchio
Da segnalare infine che la stessa Finanziaria ha stabilito (art. 1 comma 24) che dal 2012 alcune Festività introdotte con legge dello Stato non conseguente ad accordi con la Santa Sede, cioè il 25 aprile (Festa della Liberazione), il 2 giugno (Festa della Repubblica), il 1° maggio (Festa dei lavoratori) e la Festa Patronale, saranno annualmente (entro il 30 novembre dell’anno precedente) spostate il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva la data consueta di celebrazione, ovvero coincidano con tale domenica. Castell’Alfero dovrà forzatamente spostare la Fiera Regionale Viviverde, solitamente programmata per il 25 aprile, che nel 2012 sarà un mercoledì.
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