Strada
di casa mia
Vecchia e cara strada,
che ai visto i passi dei miei avi,
e che di pozzanghere non mancavi;
Ci son passato tante volte
ma mai, come oggi mi ai incantato,
oggi ho pensato,
al tuo passato.
Ti han percorso, i romani,
poi migliaia d'altre generazioni,
le lor tracce ti an lasciato,
ed io giovincello,
ci ò giocato a nascondino,
tra gli alberi, che ti corrono vicino.
Di corsa ti ho percorso,
perché, non m'aspettava il treno,
di notte, di giorno,
sia all'andata, che al ritorno;
al venerdì con la cesta del pane,
alla domenica, di meglio vestito,
con il sole, con la pioggia,
quando gorgogliava la vicina roggia.
Vecchia strada di casa mia,
di terra cruda eri,
oggi quanti ricordi mi fai apparire,
quanta gente ai sentito camminare
quanta allegria, al dì di festa.
Ora sei più bella,
vestita a festa,
ma sei mesta,
la tua tristezza,
la conosco,
certo, sono quei passi,
che tu rimpiangi,
sono quei cuori,
non certo i rombi dei motori!
Strada di casa mia…
con tutti questi rumori,
tu non puoi più ascoltare
il vecchio palpitare dei cuori!
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